Intervento di restauro su La Grande Genesi 4 di Antonietta Raphaël
Opera: La Grande Genesi 4, 1960 gesso, cm 235 x 74 x 140
Artista: Antonietta Raphaël, Kovno, Lituania 1895 - Roma 1975
Restauratore: Dott.ssa Rita Padula
Scheda di restauro: Rosa Stella Pastore
Descrizione
La monumentale scultura, anche se cava all’interno, è molto pesante. Per decenni è stata in deposito, imballata. È eseguita in gesso armato con travetti legno e fibra vegetale, filo metallico e chiodi. Due gli strati identificati di cui quello esterno è costituito da gesso più raffinato e liscio.
Le gambe sono state segate dall’autrice per permettere la realizzazione del calco, l’ operazione potrebbe aver provocato alcune delle lesioni che ne compromettevano la struttura. Le molte fratture e microfratture, le lacune, il distacco delle parti lignee dell’armatura interessavano la parte inferiore della scultura dove la figura si collega con la base.
Osservazione dell’ambiente espositivo
L’opera, al suo arrivo al MUSMA, è stata collocata nel piano superiore di Palazzo Pomarici al centro della Sala 3, posizione ideale per poterci girare intorno e osservarla a 360 gradi. L'ampia stanza, a cui si accede attraverso due grandi porte a vetro, è risultata luogo idoneo ad ospitare un'opera di così grandi dimensioni e di un materiale che necessita di ottimali condizioni termoigrometriche.
Stato di conservazione
All’arrivo dell’opera in museo sono state identificate e evidenziate, attraverso la robusta plastica trasparente che aveva avviluppato l’opera, grandi scaglie staccate, profonde lesioni e fratture importanti che, se non tenute insieme dall’ imballo, avrebbero potuto provocare il collasso del gesso.
Interventi preliminari
Senza rimuovere ma forando la plastica, che fungeva da velinatura, è stato iniettato un gesso idoneo a consolidare e a integrare lacune e lesioni più profonde.
Intervento
Si è rimosso l’imballo, sono stati asportati dalla superficie e dall’interno cavo materiale particellato e le diffuse colonie di funghi microscopici. Le scaglie che si erano spostate sono state ricollocate e
rincollate, gli elementi
lignei di struttura sconnessi sono stati ricollegati con garza e gesso, le lacune di profondità e di superficie sono state prima stuccate e poi patinate con colori ad acquerello.
Il pronto intervento è stato eseguito nell'ottobre del 2006, su commissione della Fondazione Zétema, dalla ditta Ocra srl di Matera, sotto la direzione tecnica della della dott.ssa Rita Padula
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l'opera al momento dell'arrivo
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fratture e lesioni
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integrazione delle lacune |
l'opera restaurata
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