Thea Vallè
Oleggio (NO) 1934
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Senza titolo, 1974
ottone, cm 67 x 21 x 11,5
Donazione Maria Pia e Luigi Lambertini, Sutri (TV)
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Thea Vallè arriva alla scultura dopo un intenso periodo di esperienze pittoriche (1954 – 1966). Sono del 1967 i primi manufatti a carattere tridimensionale. Sia i primi quadri rilievo come le più complesse ricerche archittetonico-geometrico sono segnate da una volontà decisa a superare i limiti della geometria e le potenzialità espressive dei materiali.
Nel lavoro plastico Thea Vallè rifiuta l'assunzione rigorosa dei processi creativi della tecnologia, per accettarne solo alcuni condizionamenti emergenti dalla necessità dell'impiego di materiali industriali e delle macchine per piegare, curvare, tagliare, senza rimanere tuttavia vittima del cieco pragmatismo della serialità pianificata. Il processo seguito dall'artista non è dunque quello dello “scolpire” o “plasmare”, ma piuttosto del “tagliare”, del “sovrapporre”, del “piegare” o del “curvare” i materiali (legno, acciaio, ottone, rame, alluminio, titanio) o i “fogli” di materia secondo direttrici diverse ma sempre analoghe, e poi strutturarli in modo che la superficie piana si traduca nella terza dimensione, facendo vivere la scultura in uno spazio dialetticamente teso tra interno-esterno.
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