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DAL LIBRO AL TEATRINO. LA STORIA DI MARCOVALDO
Nel corso di quattro mesi di laboratorio, svolto in parte a scuola e in parte al museo, i giovanissimi alunni hanno realizzato ventisei “teatrini” ispirati ai celebri Teatrini di Fausto Melotti e ai racconti di Marcovaldo (1963) di Italo Calvino.
_CS_Dal libro al teatrino. La storia di Marcovaldo!
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Il MUSMA e le classi I A, I C e I E della Scuola Media Statale “Nicola Festa”- Istituto Comprensivo Padre Minozzi di Matera presentano i lavori del laboratorio didattico “Dal libro al teatrino. La storia di Marcovaldo!”.
5 giugno 2014
ore 17.00
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Con l’aiuto delle operatrici didattiche del MUSMA, Brunella Miglio e Simona Spinella, e delle insegnanti Mariavittoria Carnovale, Daniela Lemma, Gabriella Capozza e Vittoria Renzi,i ragazzi, divisi in gruppi, si sono confrontati con un approccio interdisciplinare all’arte, dovendo unire le poetiche di Melotti e Calvino, lo scultore e lo scrittore della leggerezza, due “acrobati invisibili” della contemporaneità.
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È tra il 1945 e il 1985 che Melotti realizza le molteplici versioni dei suoi Teatrini, dimore con portali e finestre, personaggi onirici che si muovono con levità in un universo plastico astratto anche se sempre accompagnato dall’elemento figurativo.
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I ragazzi della Nicola Festa sono riusciti a dare una propria originale interpretazione dei teatrini, utilizzando i materiali semplici che avevano a disposizione (cartone, cartapesta, stoffa, fil di ferro, legno, spago) e trasferendo nei loro manufatti l’allegria e la riflessiva malinconia delle pagine di Marcovaldo. Sono piccoli mondi di colori festosi, bolle di sapone sospese, tendine fluttuanti, alberi invasi da grigi palazzi, cartelloni pubblicitari che soffocano i campi di grano, aiuole per trovare riparo dallo smog cittadino.
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“Dal libro al teatrino. La storia di Marcovaldo!” conferma la volontà del MUSMA di essere uno spazio di educazione alla creatività e allo sviluppo del senso estetico nelle giovani generazioni. L’approccio a una visione interdisciplinare dell’arte sottolinea il bisogno di trasmettere l’idea che ogni forma di comunicazione poetica è accomunata alla necessità di unire leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità, i cinque fondamentali valori dell’arte che Calvino descrive nelle sue Lezioni americane.
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